
Cereali e dintorni. Dopo i profitti, le risalite.(news del 4 dicembre 2020 per averle in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)
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I prezzi tornano a risalire, come era prevedibile, dopo che i fondi hanno portato a casa i loro profitti. La finanza è padrona dei mercati.
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 4 dicembre 2020 – Dopo le prese di profitto dei fondi ecco che il mercato continua a restare su valori degni di nota. A seguire la chiusura di ieri sera:
Ieri, navigando tra le notizie, ci siamo imbattuti in diverse considerazioni convergenti. Il focus può essere così sintetizzato:
“La debolezza del dollaro, in caduta forse verso quota 1,24, fa scendere i rimpiazzi d’importazione in euro verso il nostro mercato. I prodotti UE perdono la loro competitività, in un momento in cui la domanda frena, quindi il mercato fisico cala. Ma il vero ‘driver’ del mercato, non sono i dati fondamentali (semine, stock, consumi, previsioni,) ma la finanza. I manager dell’alta finanza vogliono prendere profitto per la fine dell’anno. Questo perdurerà forse tra alti e bassi per almeno una quindicina di giorni!”
Comunque sia il mercato dei proteici sul breve medio termine ha più stimoli al rincaro o al perdurare su questi valori che non all’inversione di tendenza.
Nel mercato interno: sempre bassi i consumi e questo potrebbe a lungo andare, specialmente per i cereali, staccarci dal mercato estero, che per alcuni prodotti ha rimpiazzi ben più alti, o perlomeno ritardare gli adeguamenti; quindi grande confusione sui prezzi dei cereali, sia sullo spot che sui futuri. Prosegue il periodo di magra per le rivendite di Farina di Soya.
Ieri a Bologna le crusche hanno già fermato il loro momentaneo calo, sempre ben tenuto il mercato dei fibrosi, buccette di soya, polpe, paglie. Foraggi fermi.
Per il mondo dei Biodigestori opportunità su farine di mais e vari prodotti che in questo momento abbondano in quanto molti operatori di settore hanno trinciato o pastone. Per coloro che avessero le possibilità sarebbe opportuno il mantenimento in razione di matrici alternative e allungamento delle scorta.
Indicatori internazionali 4 dicembre 2020
l’Indice dei noli B.D.Y. è leggermente sceso a 1.1189 punti, il petrolio sfiora i 46,0 $/bar e l’indice di cambio €/$ segna 1,21571 ore 8,45.
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl – Milano
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