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Cereali E Dintorni. Attenzione Alla Farina Di Soia. (news 7 Dicembre 2022 Per Le Notizie Complete E In Tempo Reale Tel. Al Dr. Mario Boggini)

Cereali e dintorni. Attenzione alla farina di soia. (news 7 dicembre 2022 per le notizie complete e in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)

ATTENZIONE: per i post in tempo reale contattare il dottor Mario Boggini +39 338 6067872

 

Incendio sui prezzi della soia. Martedì sera Chicago ha toccato il suo massimo per tutto il 2022, (449$ per tonnellata corta)

di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 7 dicembre 2022 –

Mercato internazionale: Attenzione sulla farina di soia.  Il tempo è avverso in Argentina e Paraguay generando il forte aumento di ieri sera. I semi ne vengono trascinati, complici anche le prospettive delle aperture della Cina che sta tornando sul mercato acquistando anche mais dal Brasile: 4 navi in viaggio e 5 al carico. L’olio di soia ha seguito il declino del petrolio. Il grano ai minimi da 1 anno.  

L’incendio del comparto soya prende origine dalle semine in Sud America; sono in Brasile al 91% e quelle del primo ciclo di corn al 91%. Le semine di semi di soia in Argentina sono al 29% contro la media del 50% e il corn al 25,4% contro la media del 39,3%. 

Il focus sulla farina di soya è riassumibile nel fatto che ieri sera il Chicago ha toccato il suo massimo per tutto il 2022, (449$ per tonnellata corta) quindi a questo punto anche i contratti discutibili oltre la soglia dei 540-550€ arrivo sono ritornati convenienti. Si vedrà nel proseguo dell’anno, molto dipenderà dai raccolti del Sud America. Per i nostri areali il momento peggiore sarà da febbraio ad aprile, cioè in quel lasso di tempo per cui i massicci arrivi di dicembre si esauriranno, e gli importanti arrivi del nuovo raccolto ad aprile forse saranno aleatori. 

Ma intanto l’economia occidentale va male, si parla di recessione da “moderata a severa”. Vedremo come e quando questo fatto interesserà le commodities. Purtroppo, molto dipenderà dal colosso cinese. Se la Cina riparte ci metterà comunque in difficoltà, se non ripartisse invece le commodities dovrebbero/potrebbero raffreddarsi. 

La situazione è complessa, qui da noi si complica maggiormente per i soliti motivi di oligopolio e di logistica: il primo molto sensibile e delicato nel comparto soya, il secondo molto tecnico e momentaneo. A risentirne è il comparto dei cereali dove la scarsità di camion dall’estero è solo controbilanciata dalle enormi giacenze sui porti marittimi e silos interni, specie per mais e grano. 

Il mercato in pillole: cereali pesanti. Cruscami di grano inizia un ridimensionamento, ma non credo ad un crollo. Proteici molto cari specie la far soya. Fibrosi sempre stabili e cari. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi. Melassi stabili, ma potrebbero/dovrebbero ribassare. Sottoprodotti vari ben tenuti e di difficile reperimento. 

Il focus sul mais è è riconducibile alla merce che sta arrivando in abbondanza dal Mar Nero, infatti, il mercato lo fa il portuale, con buona pace delle lunghe attese al carico, e della percentuale di cariossidi spezzate. 

Nulla di nuovo per le bioenergie dove la certezza per ora è la carenza di matrici a buon mercato.

Indici Internazionali al 7 dicembre 2022

L’indice dei noli B.D.Y. è salito a 1.340 punti, il petrolio wti è sceso a circa 74 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,04626 ore 08,46. 

 

 

 

 

 

 

 

 

(immagine interna: La speranza II (Hope II) 1907-08 (olio e dorato dipinto su tela) – Gustav Klimt) 

 

 

Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/

 

 

Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A

YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM  

Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/

 

 

 

 

 

 

 

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Non per ultimo segnalo anche il nostro link di presentazione dell’AGENZIA, il link rimanda sul canale youtube https://youtu.be/dwj32baom5A

 

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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

Officina Commerciale Commodities srl – Milano

 

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