
Cereali e dintorni. Apprensione per il prossimo USDA (news 9 gennaio 2022 per le notizie complete e in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)
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Attenzione al non lasciarsi ingannare dai colori: il mercato dei proteici rispetto all’ultimo rapportino è salito ancora, mentre il comparto cereali è stabile in Usa e cedente nel Matif Europeo.
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 9 gennaio 2023 –
Anno nuovo e problemi vecchi: Non piove in Argentina da fine dicembre. Le previsioni del meteo a 15 giorni non escludono le piogge, ma saranno sporadiche, non uniformi e non abbondanti pertanto, le elevate temperature causeranno una rapida evaporazione dell’umidità vanificando i pochi eventuali benefici delle precipitazioni. Il tempo sarà non avverso, ma neanche favorevole all’Argentina fino alla terza settimana di gennaio; quindi, il mercato (i fondi di investimento) cavalcano questa notizia; si aggiunga anche il dato uscito ieri da Agricensus che certifica la Cina come il più grande importatore e trasformatore di soia al mondo, che consuma quasi 120 milioni di tonnellate di semi di soia all’anno e importa quasi il 60% del commercio globale di soia, il gioco è fatto. Questi due fattori danno forza ai fondamentali e noi, che siamo un paese importatore, soffriamo per diversi motivi: oligopolio di mercato, logistica carente, scarsità di propensione agli acquisti programmati.
Mettiamo quanto sopra insieme alle due guerre quella vera e quella energetica ed eccoci in mezzo al guado!
Il 12/01 avremo un Usda molto, molto importante e delicato perché, mentre in Brasile le cose vanno abbastanza bene, in Argentina non è così, e inoltre i dati dei consumi mondiali, anche se non salgono più, al momento tengono ancora.
Il mercato in pillole: cereali ancora pesanti specie i portuali, anche se verso una soglia di resistenza. Per i Cruscami, il Grano dovrebbe iniziare il ridimensionamento. Proteici molto cari specie la farina di soya che ieri quotava 638€ partenza Venezia e 635€ a Ravenna per la proteica e -8/10€ per la normale. Fibrosi sempre stabili e cari. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi. Melassi dovrebbero ribassare un pochino. Sottoprodotti vari ben tenuti e di difficile reperimento.
Sarà una settimana carica di tensione per i dati Usda di giovedi e in attesa che tutto il mercato si riassesti insieme alla logistica dopo il periodo festivo appena trascorso. In fondo i problemi sono sempre gli stessi, e alcuni di questi sono strutturali, altri sono comportamentali. Purtroppo, non si vuol capire che la globalizzazione ci ha presentato il suo conto salato, e che l’epoca del “c’è tutto per tutti” si scontra con il fatto che questo “tutto” è mal distribuito nel mondo e di mezzo esiste una cosa che si chiama logistica che con il Covid, + la guerra, + le guerre energetiche è diventata un “incomodo” a caro prezzo. Ieri un premio/nolo di farina di soya veniva indicato/quotato sul pronto 150$ sull’aprile maggio giugno a 110$ e un luglio dicembre a 114$. Sono numeri che si commentano da soli.
Per il settore bioenergie si continua a consigliare di non lasciar perdere nessuna opportunità sulle matrici presenti perché i quantitativi sono risicati e rari e la domanda invece è vivace. Nelle ultime due settimane anche la farinetta di mais uso energetico è diventata di difficile reperibilità
Indici Internazionali al 9 gennaio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è stabile a 1.139 punti, il petrolio wti è stabile a circa 74 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,07281ore 08,14.
(immagine interna: La speranza II (Hope II) 1907-08 (olio e dorato dipinto su tela) – Gustav Klimt)
Intervista Boggini sulla situazione delle materie prime e delle conseguenze della Guerra in Ucraina:: https://www.ruminantia.it/ucraina-disponibilita-e-prezzi-delle-materie-prime-le-considerazioni-di-mario-boggini/
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT – https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia – https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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Non per ultimo segnalo anche il nostro link di presentazione dell’AGENZIA, il link rimanda sul canale youtube https://youtu.be/dwj32baom5A
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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