
Mercati tesi nonostante il rallentamento dei venti di guerra. (news del 10/1/2020 per la news in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)
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campo mais
La scorsa sera le stime USDA e nonostante non si attendano stravolgimenti il mercato si è messo sulla difensiva su quasi tutto il comparto delle materie prime.
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 11 gennaio 2020 –
I venti di guerra sembrano calmarsi e questo, al di là dei mercati, è l’augurio di tutti.
Confermati gli incontri e calendari per la firma degli accordi di fase1 tra Usa e Cina.
Comunque la situazione commerciale comunque resta, per vari motivi, tesa: grano in sensibile aumento e questo influenza l’orzo, parte di questi aumenti oltre che per le qualità è dovuto a nuove difficoltà logistiche sia dall’Est che dall’Ovest, il mais al momento non sembra risentirle ma non dubito che se il grano superi certi livelli anche il mais non possa recuperare qualche punticino anche da noi. All’origine è leggermente rincarato ma noi ancora non ne abbiamo avuti riflessi, il mercato è ancora molto intasato da vecchi contratti ed esecuzioni tardive.
Si conferma la situazione dei semi di soya e di farine di soya che nel bimestre gennaio febbraio risentiranno di mancati arrivi e ricoperture dall’estero per quanto successo in Argentina e questo sta incendiando il mercato interno che potrebbe quindi anche staccarsi da quanto potrà fare il mercato d’origine.
I cruscami dovrebbero iniziare una lenta discesa, cosa che invece non sarà per proteici derivati proteici buccette di soya e polpe.
Per il mondo dei biodigestori si segnala qualche disponibilità di mais in granella tossinato e a breve si dovrebbe confermare la disponibilità del grano, 8.900 tonnellate che dovrebbe essere sdoganato per l’immissione in commercio, ma con una base di prezzo imposta. La situazione delle farine e farinette andrà a breve a normalizzarsi.
Indicatori internazionali 10 gennaio 2020
l’Indice dei noli è sceso a 772 punti, il petrolio sfiora i 60,00 $/bar e l’indice di cambio €/$ segna 1,11089 (Hr. 12,45).
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.