Cereali e dintorni – le tendenze rilevate al 10/12/2018
A seguire il file che indica le tendenze dei prodotti da noi rilevati. Aggiornamento al 10 dicembre 2018
A seguire il file che indica le tendenze dei prodotti da noi rilevati. Aggiornamento al 10 dicembre 2018
Un arresto eccellente sta riaccendendo la crisi. Pechino pretende la liberazione della figlia del fondatore Huawei, arrestata in Canada su richiesta statunitense.
Soddisfazione per entrambe le parti. USA e Cina decidono di prendersi 90 giorni di tempo per formulare un accordo commerciale che soddisfi entrambi. Nel frattempo restano in vigore le aliquote storiche.
I mercati sono sostanzialmente immobili, senza una direzione precisa, in religiosa attesa dell’incontro del 30/11 dove i due Presidenti di USA e Cina, potrebbero dirimere la problematica dazi.
E’ bastato un tweet del Presidente Trump per svegliare un mercato assonnato e depresso.
Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Due i filoni di pensiero che si susseguono.
I mercati prendono al volo la notizia di probabili danni nel comparto della soia e le altre materie prime sono state trascinate.
L’indice di cambio valutario conferma una volatilità impressionante che si ripercuote sul prezzo delle materie prime prime importate. Abbiamo proposto un esercizio matematico di verifica del gap valutario.
Il mercato, ormai da diversi mesi, sta mostrando sempre i medesimi segnali. Quindi nulla è cambiato. La guerra dei dazi è in corso ma sulle nostre merci, sono state trovate le strade per aggirarla in tutto o in parte
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 5 ottobre 2018 –
I prezzi dei cereali nazionali continuano a restare invariati salvo il mais che è in calo anche sul mercato statunitense. L’euro si è rafforzato contro il dollaro USA.