
“Cereali e dintorni”. 2025, attendiamo una tempesta perfetta? (news del 9 ottobre 2024 per le notizie complete e in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)
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Il caos mais sta rivalutando l’uso del grano e dell’orzo’
Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 9 ottobre 2024 –
In questo “rapportino” vogliamo principalmente segnalarvi che:
– stante il fatto che la tassa sulla deforestazione è stata rinviata di un anno alcuni operatori sono usciti con quotazioni sul 2025 con valori, per la farina di soya proteica, variabili in base ai quantitativi e alle derivazioni e produzioni nella forbice 420/430€ ton partenza porti e/o siti produttivi.
Sono prezzi, a nostro giudizio, accettabili per chi trasforma in latte, carne, uova, valori che possono essere una prima base di acquisto nell’ottica di divedere i propri fabbisogni in 1/3+1/3+1/3.
Il fatto che ora ci siano quotazioni per farina di soya sul 2025, non sta comunque influenzando gli altri proteici quali farina di colza e farina di girasole che risentono delle scarse rese dei raccolti ed infatti l’offerta è ridimensionata
L’altro argomento principale è il mais che naviga nella tempesta aflatossine. Al porto è arrivata la merce brasiliana geneticamente modificata, e si è in attesa della merce da nuovo raccolto dall’Ucraina (sperando che vada bene). Il mais alimentare è di difficile reperimento, così come il 5 ppb (che ormai non rassicura più i consumatori) che chiedono il 3 ppb e che logicamente è più caro e paga premio, indicativamente dai 5 agli 8€ tonnellata in più.
Il caos mais sta rivalutando l’uso del grano e dell’orzo da parte di vari mangimisti e consumatori; infatti, i valori di questi due cereali sono in ripresa.
Per il mondo delle bioenergie, registriamo che i cruscami hanno finito di scendere anche se in verità sono a prezzi ancora molto accessibili ed appetibili per questo segmento, c’è maggior disponibilità di semola umida, e di Corn Step (liquido di macerazione del mais) e avanzi della lavorazione delle uve.
In sintesi, il mercato delle commodities agricole nel 2025 potrebbe trovarsi a fronteggiare una tempesta perfetta di sfide geopolitiche, economiche e ambientali.
Indici Internazionali al 9 ottobre 2024
L’indice dei noli b.d.y. è sceso a 1.860 punti, il petrolio wti è salito a 73 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,109518 ore 09,14
Non per ultimo segnalo anche il nostro link di presentazione dell’AGENZIA, il link rimanda sul canale youtube https://youtu.be/dwj32baom5A
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl – Milano
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