
Impennata dei prezzi. (news del 01/10/2019 – per la news in tempo reale tel. al Dr. Mario Boggini)
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Il rapporto USDA selle giacenze ha stimolato l’impennata di prezzi. Dopo la diatriba sui dazi
USA/CINA sta per aprirsi un nuovo fronte con l’Unione Europea che rischia di indebolire ancor più la nostra agroindustria, già scottata dall’embargo verso la Russia.
di Mario Boggini e Virgilio – Milano, 01 ottobre 2019 – Il mercato ieri sera ha registrato un’impennata dei propri valori, in seguito alla pubblicazione del rapporto USDA sulle giacenze di fine campagna per gli USA.
Il telematico mentre stiamo scrivendo è in aumento per il comparto soya e grano mentre si osserva un andamento misto per il mais.
Occorre attendere qualche sessione di mercato per meglio comprendere se e come il mercato reagirà. Già in un recente passato abbiamo assistito a riprese seguite a ridimesionamenti nel breve arco di qualche giorno. Per cui calma e sangue freddo.
Sul mercato interno poco è da segnalare rispetto all’ultima comunicazione. Molto sarà conseguente alle decisioni di Donald Trump sui dazi alle importazioni dall’agro alimentare Europeo. Se, come è, il mercato delle commodities è un mercato a vasi comunicanti, la carne che manca nel Sud Est Asiatico verrà prodotta in altre parti del mondo, per cui il mercato commodities internazionale non ne risentirà. Ma se arriveranno dazi sulle nostre specialità esportate negli Stati Uniti allora saranno lacrime amare per la nostra economia. di settore. Per il loro mercato, composto in buona misura da prodotti alternativi, che giungono da mezzo mondo, sarà pressoché indifferente ma per noi sarà un dramma! La nostra agroindustria sta già soffrendo l’embargo russo e una chiusura anche a occidente dei mercati (L’USA è il secondo mercato per i nostri prodotti dopo l’UE) sarebbe veramente faticosa da sostenere.
Certo che mentre proseguono i colloqui USA/CINA, anche se, sia pur timidamente sono iniziati i riacquisti di soya in esenzione dazi dagli Usa, aprire un fronte così delicato con l’Europa sarebbe veramente incomprensibile, ma da Donald ci si può attendere di tutto.
Con questa spada di Damocle sulla testa è difficile fare ipotesi.
Per il comparto biodigestori stanno ricomparendo sul mercato sia le farinette che le pule di riso che il mais tossinato che gira su valori intorno ai 150-155€ arrivo secco mentre per il verde in base all’umidità.
Indicatori internazionali 01 ottobre 2019
l’Indice dei noli è sceso a 1823 punti, il petrolio è a quota 55,00$ e l’indice di cambio €/$ segna 1,08892 (Hr. 8,00).
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.