Cereali e dintorni”. Soia in recupero deciso
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In attesa dell’incontro tra Donald Trump e il suo omologo cinese.
Di Mario Boggini e Virgilio Milano, 30 ottobre 2025 – Segnalazione del 21 ottobre 2025-
Come già in diverse circostanze abbiamo segnalato, a livello globale non manca nulla, ma la possibile evoluzione dei rapporti Cina USA sta influenzando il mercato, vi riporto in toto quanto scrive Pellati Informa:
“La Cina ha un fabbisogno interno di oltre 120 MMT di semi di soia all’anno, il che la rende strutturalmente dipendente dalle importazioni. Queste provengono quasi esclusivamente da tre Paesi: Stati Uniti, Brasile e Argentina. Il legame tra questi tre produttori e la domanda cinese è uno dei pilastri del mercato agroalimentare mondiale. Per questo, qualsiasi tensione tra Stati Uniti e Cina sulla produzione di soia ha conseguenze immediate e globali.
Trump ha dichiarato di credere possibile un accordo con la Cina che riporterebbe Pechino ad acquistare soia americana. Le sue parole arrivano dopo la notizia che, per la prima volta dal 2018, la Cina non ha importato nemmeno un chicco di soia dagli USA nel mese di settembre. Un anno fa, nello stesso periodo, ne aveva comprate 1,7 MMT. Quest’anno, invece, le importazioni cinesi provengono quasi tutte da Brasile (10,96 milioni di tonnellate, +29,9%) e Argentina (1,17 milioni di tonnellate, +91,5%). A meno di un grave calo dei raccolti in Sud America, gli USA non riusciranno a recuperare le vendite perse, anche se il mercato ha già scontato questa situazione.
La rivalità tra Cina e Stati Uniti assume un significato particolare per l’Argentina, dopo che Trump ha promesso di “fare tutto il necessario per garantire la rielezione di Javier Milei nel 2027”. Questo rende l’allineamento strategico con Washington cruciale per Buenos Aires, nonostante oltre l’80% delle esportazioni agroalimentari argentine siano destinate proprio al mercato cinese. Gli investimenti americani attesi, dopo il sostegno di Trump a Milei, si concentrano su energia, miniere e alta tecnologia, ma non interrompono il legame economico dell’Argentina con la domanda cinese”
Per questa ragione, da giovedi 16 il mercato del comparto soya è entrato decisamente in recupero; pertanto, sul pronto si è passati dai 312/313€ ton ad oltre i 320€ ton e sul ‘26 da 325 ad oltre i 333€ ton partenza porti.
Per le bioenergie disponibilità di tutte le matrici. Si segnala la possibilità di fare scorta di farina di soya umida/bagnata dal porto di Ravenna arrivo a 120€ tonnellata. Potrebbe non essere avventato, a chi ancora fosse nel condizioni, di fare scorta sino a fine anno perché da gennaio assisteremo, con grande probabilità, ad un mercato più caro e difficile per via del D.L. Sostenibilità del 07.08.2024
Indici Internazionali al 21 ottobre 2025
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 2.071 punti, il petrolio wti è sceso a circa 57 al barile, il cambio €/$ gira a 1,16231 ore 8,08

(*) Noli – L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Mario Boggini – esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali – (per contatti +39 338 6067872) – Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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(*) Noli – L’indicatore dei “noli” è un indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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